Location vintage di Milano: Centro Schuster

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Un sole pallido accompagna la nostra visita al Centro Schuster in via Morell, insolitamente silenzioso a quest’ora del mattino di un giorno feriale. Stefano Sarubbi, nella vita commercialista ma qui in rappresentanza dei tanti volontari del Centro Schuster che ne rendono possibile la continuità nel tempo, ci introduce alla visita.

Il Centro Schuster è un’istituzione di Milano: risale all’8 dicembre del 1954 l’inaugurazione del Centro e da allora è stato un punto di riferimento importante per tutti i ragazzi della città. In esso – i ragazzi di allora e quelli di oggi – hanno trovato un luogo di accoglienza in cui crescere attraverso lo sport, la preghiera e la formazione. I valori fondanti che guidano e sottendono a tutte le attività del centro Schuster sono riassunti in sei punti – Persone, Sport, Accoglienza, Comunità, Servizio, Gesù – ben esposti sui grandi cartelloni posti all’ingresso.

Stefano ci accompagna, insieme a Claudio Rossi, coordinatore, in un tour del centro sportivo a partire dagli spazi dedicati all’attività sportiva, fra cui campi da calcio a 11, a 7 e a 5, un palazzetto basket, una palestra pallavolo e diverse palestre per la ginnastica artistica e la ginnastica. La visita continua poi negli spazi chiusi, dedicati allo sviluppo dei progetti di formazione destinati ai ragazzi del centro e agli eventi – ancora pochi, e indirizzati solo ai soci interni del Centro – organizzati anche per i loro genitori.

La “Sala del Camino” e il bar sono i fiori all’occhiello degli spazi indoor del Centro Schuster. “E’ incredibile” – ci dice Claudio – “il bar del nostro centro non è certo un posto alla moda, né tanto meno si tratta di una location à la page curata nei dettagli. Eppure abbiamo ricevuto numerose richieste di affitto del locale per la realizzazione di set fotografici e campagne pubblicitarie“. Come questa realizzata da Film Master Production per Amaro Montenegro.

Noi che per lavoro ci occupiamo di eventi, capiamo subito il potenziale della location. Tanto per cominciare, l’intero arredo ha l’età della struttura: 65 anni di passaggio di bambini, di caffè consumati al bancone, di risate intorno ai tavoli da gioco. Immediatamente ciò che comunemente verrebbe definito “vecchio”, acquista invece un valore insostituibile agli occhi di un pubblicitario: l’autenticità. Infatti, se è vero che nel vintage c’è del fascino, è vero anche che la maggior parte delle location che propongono questo stile non è originale, ma si tratta semplicemente di artefatti “a mo’ di”.

La “Sala del Camino”, così soprannominata per il grande camino posto sulla sinistra della sala è collocata al piano superiore, dove è presente anche un’appendice della cucina che si sviluppa sui due piani. Due pareti sono interamente occupate da finestre che inondano di luce l’intero locale. Recentemente sono state apportate migliorie alla sala per renderla fruibile anche durante le stagioni calde, in cui il sole diventa cocente e i ragazzi che frequentano il centro estivo necessitano di uno spazio chiuso in cui fare attività diverse da quelle sportive che svolgono all’aria aperta. Lo spazio è impreziosito da una terrazza immediatamente adiacente alla sala, colorata dai glicini in fiore durante la primavera.

Per ora questa grande sala è utilizzata soprattutto per eventi interni ai soci del Centro, per i ragazzi che giocano nelle varie squadre e per i loro genitori. Ma le potenzialità di questa piccola perla in un angolo verde di Milano rendono il Centro Schuster una location insolita per ospitare eventi esterni ai soli soci. L’articolazione degli spazi indoor e outdoor si presta all’organizzazione di eventi come team building aziendali (sfruttando anche la possibilità di praticare sport alternandoli a momenti di formazione in aula) o, ad esempio, cene aziendali, potendo sfruttare la cucina posta in loco e l’ampio salone del Camino al primo piano.

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